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Indennità di Trasferimento per i Carabinieri di Rientro dall'Estero: Svolta Storica dal Ministero della Difesa

 

Indennità di Trasferimento per i Carabinieri di Rientro dall'Estero: Svolta Storica dal Ministero della Difesa

🎯 Indennità di Trasferimento per i Carabinieri di Rientro dall'Estero: Svolta Storica dal Ministero della Difesa

📌 Finalmente una Buona Notizia per Chi Rientra dalle Missioni Internazionali

Vi siete mai chiesti perché un carabiniere che rientra da una missione all'estero e viene trasferito in una sede diversa da quella precedente dovrebbe essere trattato diversamente rispetto a un collega trasferito sul territorio nazionale? Questa domanda, apparentemente semplice, ha generato anni di contenziosi e incertezze. Oggi, grazie a una svolta giurisprudenziale e amministrativa, possiamo finalmente dare una risposta chiara: il diritto all'indennità di trasferimento spetta anche a chi rientra dall'estero.
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⚖️ Il Contesto Normativo e la Svolta Giurisprudenziale

La Questione di Partenza

La vicenda ruota attorno all'art. 1 della Legge 29 marzo 2001, n. 86, che disciplina l'indennità di trasferimento per il personale militare. In particolare:

  • Il comma 1 prevede l'indennità per i trasferimenti d'autorità sul territorio nazionale
  • Il comma 4 (ora abrogato dalla Legge di Stabilità 2015) regolava specificamente i rientri dall'estero

L'abrogazione del comma 4 ha creato un vuoto normativo che l'Amministrazione inizialmente interpretava come esclusione del diritto all'indennità per chi rientrava da missioni estere, anche se assegnato a una sede diversa da quella precedente.

La Nuova Interpretazione dei Tribunali

I Giudici di primo grado hanno progressivamente elaborato una dicotomia interpretativa chiara:

✅ NESSUNA INDENNITÀ quando il militare:

  • Riprende servizio nella medesima sede precedente
  • Viene assegnato a una sede nello stesso Comune
  • Viene trasferito a meno di 10 km dalla sede precedente

✅ INDENNITÀ SPETTANTE quando il militare:

  • Viene trasferito in un Comune diverso
  • La nuova sede dista più di 10 km dalla precedente
  • Si configura un vero e proprio trasferimento d'autorità

💡 Il Parere Decisivo dell'Avvocatura Generale dello Stato

La svolta definitiva è arrivata con due pareri fondamentali dell'Avvocatura Generale dello Stato (luglio e ottobre 2025), che hanno ribaltato la posizione difensiva dell'Amministrazione.

I Principi Chiave

L'Avvocatura ha chiarito che:

  1. L'abrogazione del comma 4 non ha effetto ablativo del diritto, ma solo eliminativo della norma speciale
  2. Resta applicabile la normativa generale sui trasferimenti d'autorità (comma 1)
  3. Non esiste alcuna norma espressa che escluda l'indennità per chi rientra dall'estero e viene trasferito
  4. La soluzione di continuità del servizio nazionale (dovuta alla missione estera) non può penalizzare il militare

La Raccomandazione Operativa

L'Avvocatura ha suggerito all'Amministrazione di:

🔴 NON insistere ulteriormente nel negare l'indennità

🟢 ALLINEARSI alla giurisprudenza favorevole

🟢 RICONOSCERE in corso di giudizio la spettanza del beneficio per limitare le condanne alle spese legali


🎯 Conseguenze Pratiche per i Carabinieri

Chi Ha Diritto all'Indennità?

Hai diritto all'indennità di trasferimento se:
✔️ Sei rientrato da una missione all'estero dopo il 2015 (purché i termini prescrizionali siano stati interrotti e non ancora scaduti - vedi qui) ✔️ Sei stato assegnato a una sede diversa da quella precedentemente ricoperta in Italia ✔️ La nuova sede si trova in un Comune diverso o a più di 10 km dalla precedente ✔️ Il trasferimento è avvenuto d'autorità (non su domanda)

Cosa Fare Se Ti È Stata Negata l'Indennità?

  1. Presenta istanza amministrativa al tuo Comando, citando la circolare del Ministero della Difesa.
  2. Allega i pareri dell'Avvocatura
  3. Documenta il trasferimento: ordini di servizio, distanze chilometriche, sedi di provenienza e destinazione
  4. Se l'istanza viene respinta, valuta il ricorso giurisdizionale (gli iscritti a USIC avevano già ricevuto notizia dell'iniziativa qui)

Contenziosi in Corso

Se hai già avviato un contenzioso:

  • L'Amministrazione dovrebbe riconoscere la pretesa in corso di giudizio
  • Questo limiterà le spese legali a tuo carico
  • La giurisprudenza consolidata è favorevole ai militari
  • in caso di problemi puoi rivolgerti a assistenzalegale@usicc.it

🔍 La Nostra Opinione: Una Vittoria di Giustizia e Buon Senso

Questa svolta rappresenta una vittoria importante per tutti i carabinieri che hanno servito il Paese all'estero. Per anni, l'interpretazione restrittiva dell'abrogazione del comma 4 ha creato una disparità di trattamento ingiustificata: perché un militare trasferito sul territorio nazionale dovrebbe avere diritto all'indennità, mentre chi rientra da una missione internazionale no?

I Punti di Forza della Nuova Interpretazione

  1. Coerenza sistematica: l'abrogazione di una norma speciale non può eliminare il diritto generale
  2. Tutela costituzionale: evita discriminazioni tra militari in situazioni sostanzialmente identiche
  3. Logica teleologica: l'indennità serve a compensare i disagi del trasferimento, che esistono a prescindere dalla provenienza

Un Monito per il Futuro

Questa vicenda dimostra quanto sia importante:

  • Monitorare costantemente l'evoluzione giurisprudenziale
  • Non accettare passivamente interpretazioni amministrative sfavorevoli
  • Fare rete attraverso le organizzazioni sindacali per tutelare i diritti collettivi

L'USIC  continuerà a vigilare affinché questi diritti vengano effettivamente riconosciuti e non rimangano solo sulla carta.


📢 Diffondi Questa Informazione!

Se conosci colleghi che sono rientrati da missioni estere e sono stati trasferiti, condividi questo post. Molti potrebbero non essere a conoscenza di questo importante cambiamento e potrebbero avere diritto a somme mai percepite.
Per assistenza specifica, contatta il referente USIC più vicino a te.

📚 Riferimenti Normativi

  • Legge 29 marzo 2001, n. 86, art. 1, commi 1 e 4
  • Legge 23 dicembre 2014, n. 190, art. 1, comma 363 (Legge di Stabilità 2015)
  • Circolare Ministero della Difesa M_D AB05933 REG2025 0561352 02-12-2025
  • Pareri Avvocatura Generale dello Stato n. 453921/2025 e n. 677506/2025

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