Furto sventato a Lucca: l'efficienza dei Carabinieri contro il rischio di "pensionati poveri"
COMUNICATO REGIONALE
L'Unione
Sindacale Italiana Carabinieri (USIC) - Segreteria Regionale Toscana esprime
vivo apprezzamento per l'efficace operazione condotta dai Carabinieri della
Compagnia di Lucca, che l’altra notte hanno sventato un tentativo di furto
nella frazione di San Concordio, arrestando quattro minorenni in flagranza di
reato.
La dinamica dell'intervento
L'operazione
è scattata poco dopo le ore 03:00, grazie alla tempestiva segnalazione di un
cittadino che ha notato movimenti sospetti nei pressi di alcuni studi medici.
La Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Lucca ha immediatamente
coordinato le pattuglie presenti sul territorio.
All'arrivo
delle forze dell'ordine, due dei giovani stavano scavalcando il cancello della
struttura, mentre gli altri due fungevano da "palo" all'esterno.
L'intervento coordinato ha permesso di bloccare simultaneamente tutti e quattro
i malintenzionati: i militari della Sezione Radiomobile hanno fermato i
complici esterni, mentre le pattuglie delle Stazioni di Borgo Giannotti e Pieve
di Compito hanno intercettato gli autori materiali del tentativo di effrazione.
La Segreteria Regionale Toscana dell'USIC rivolge un sentito plauso all'operatore della Centrale Operativa e a tutti i Carabinieri intervenuti. La professionalità, la rapidità di reazione e la perfetta sinergia operativa hanno consentito di prevenire il reato e garantire una risposta concreta alle esigenze di sicurezza della comunità.
Questo
episodio conferma l'elevato livello di vigilanza che l'Arma dei Carabinieri
mantiene sul territorio regionale, fondamentale per contrastare la
microcriminalità e tutelare la serenità dei cittadini, specialmente durante il
periodo delle festività.
DEDIZIONE E SACRIFICIO MERITANO GIUSTO RICONOSCIMENTO:
IL FUTURO PREVIDENZIALE DEL PERSONALE IN UNIFORME
L'USIC
ribadisce con forza la necessità di garantire a questi professionisti un equo
riconoscimento economico e previdenziale. Le donne e gli uomini in uniforme non
svolgono un semplice lavoro, ma rappresentano la più alta forma di servizio
alla collettività. Per questo meritano stipendi dignitosi e un sistema
previdenziale equo, all'altezza del loro ruolo di presidio insostituibile a
tutela dei più deboli e della legalità.
Le criticità del sistema attuale
Il
quadro che emerge è preoccupante e richiede interventi urgenti:
- Eccessiva pressione fiscale che erode
stipendi già inadeguati rispetto all'inflazione, riducendo drasticamente
il netto percepito
- Innalzamento progressivo dell'età pensionabile senza considerare la specificità e l'usura psicofisica di queste
professioni
- Coefficienti di trasformazione penalizzanti che riducono significativamente l'importo delle future pensioni
Questa
combinazione di fattori sta generando una preoccupante prospettiva di
"pensionati poveri" tra coloro che hanno dedicato la vita al servizio
dello Stato. Una situazione inaccettabile che non solo mortifica la dignità di
questi professionisti, ma rischia di compromettere l'attrattività "qualificata" delle
carriere nelle Forze dell'Ordine, con gravi conseguenze per la sicurezza
collettiva.
Dalla retorica ai fatti concreti
Oltre
le parole di vicinanza e i riconoscimenti formali, le donne e gli uomini
dell'Arma attendono risposte concrete su questioni fondamentali:
- Stipendi: incremento del netto mensile percepito
- Età pensionabile: adeguata dopo anni di
servizio alla nazione in condizioni usuranti
- Trattamento pensionistico: assegni
dignitosi al netto delle trattenute
- TFS: liquidazione tempestiva alla cessazione dal
servizio
Valorizzare
il personale in uniforme rappresenta una scelta strategica sulla direzione che
la società intende intraprendere. Senza adeguati investimenti, un confronto
costruttivo che tenga conto delle proposte di chi come USIC conosce le reali
dinamiche, e l'allocazione di risorse appropriate, il futuro del comparto sarà
sempre più critico, con ricadute negative sulla sicurezza stessa.
L'efficienza
operativa richiede certamente anche norme funzionali all'espletamento delle
attività istituzionali, che suggeriamo da tempo, ma il riconoscimento economico
e previdenziale resta il fondamento imprescindibile per garantire motivazione,
professionalità e continuità "di valore" del servizio.
Unione Sindacale
Italiana Carabinieri
Segreteria Regionale Toscana





